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Il progetto, destinato prevalentemente al taglio laser,
è composto da 4 files che sono immagini gif a due a due sovrapponibili.
Sullo stesso foglio di depron prima va fatto eseguire dal laser il file
"incisione", settando la potenza dl laser verso il basso, quindi il file
"taglio", aumentando la potenza del laser. Stesso procedimento per gli
altri due files. Il nome del files indica se si stamperà la parte
(semi ala) sinistra o destra, la potenza a cui far lavorare il laser, e
la dimensione per il foglio in depron. Ulteriori spiegazioni circa il laser
verranno date alla voce Teoria-Utilità |
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Il modello nasce da un ricordo di gioventù che data
più di 50 anni, quando vivevo a Milano e sul quotidiano “il Corriere
della Sera” veniva presentato un inserto domenicale, riportato nell'allegata
“Domenica del Corriere” della ditta Movo di Milano, un piccolo aliantino
del quale veniva fornito il progetto, la descrizione dei materiali occorrenti
e la descrizione del montaggio. Ai tempi lo realizzai ma i risultati di
volo furono assai deludenti, direi disastrosi. A distanza di mezzo secolo,
sebbene utilizzando altro materiale e con qualche licenza al progetto l'ho
nuovamente realizzato, motorizzandolo, ma i risultati di volo hanno molto
richiamato quelli già noti. Il modello, come l'originale,
si è presentato critico, l'uso del timone direzionale infruttuoso
ed il baricentro difficile a determinarsi. Allungando la fusoliera , eliminando
il comando di virata sul timone ed introducendo gli alettoni le cose sono
assai migliorate ed il modello ha iniziato a rispondere in modo ragionevole
ai comandi. Unico neo la velocità elevata che il motore forniva,
rendendolo particolarmente cattivo. Una volta decollato il miglior volo
lo si ottiene con il motore appena sopra il minimo, da dire che il
motore montato, sebbene piccolo, è di generosissime prestazioni
e lo consiglio anche per modelli un po' più impegnativi. Visti i
risultati e la semplicità del nuovo progetto, che dell'originale
vede invariati il solo piano di coda ed il timone, ho ridisegnato il tutto
in modo da renderlo idoneo ad un taglio laser, metodica questa che, insieme
alla stampa 3d, diverrà di uso comune in futuro assai prossimo,
anzi già ad oggi. Il costo per il depron è inferiore ai 4
euro. |
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apertura alare 80 cm |
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film del modello |
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Una volta eseguito il taglio (in questo
caso con un laser a luce blu) dei costituenti del modello si inizia con
l'incollare i rinforzi interni della porzione anteriore della fusoliera.
Viene usata colla vinilica e le superfici passate con carta vetrata sottile
per aumentarne l'aderenza. |
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Il materiale è depron da 3 mm
di colore grigio scuro perché il laser non taglia su depron bianco
che risulta riflettente. Tale depron difficilmente si trova in commercio,
lo si è reperito tramite ebay in inghilterra ad un prezzo sovrapponibile
a quello bianco che si trova usualmente in commercio. Rispetto a questo
sembra essere più rigido e meno incline ad assorbire gli urti, il
che è un difetto, forse è leggermente più leggero. |
Si procede con l'incollaggio delle ordinate e piani della
fusoliera |
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La zona indicata dalla lettera A diverrà
l'alloggio del regolatore di velocità, un ESC da 12 A. |
Un listello di balsa spesso 3 mm servirà a dare appoggio all'ala
e tenere in posizione questa parte della fusoliera che è l'unica
a vedere parallelamente la controparte. |
Si incolla parzialmente il piano A e si attende che aderisca. |
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Ora va incollata la restante parte del piano A
ed alloggiato l'ESC di cui si vedono fuoriuscire i cavi diretti alla batteria
ed alla ricevente nella figura seguente. |
Si fissano piani ed ordinate verso coda |
Viene incollata l'ordinata porta motore e collegati i cavi
motore all'ESC. |
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Tutta la parte inferiore
della fusoliera viene ora incollata e mentre asciuga si inizia la lavorazione
delle semiali |
Sulla parte priva di incisioni si fissa una striscia di nastro
adesivo assolutamente necessario per le operazioni che seguiranno. |
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con una biro si crea un solco sulla linea centrale
della semi ala che viene quindi ripiegata su se stessa. |
Con della carta abrasiva sottile e senza fretta si smussano i bori
ripiegati della semi ala |
Analoga operazione viene eseguita sul piano di coda. |
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Il nastro adesivo ha qui
funzione di cerniera del piano di coda permettendo il movimento verso
l'alto e il basso dell'elevatore |
Si toglie una piccola stria di nastro adesivo dove verrà
incollato il timone direzionale, nel nostro caso fisso. |
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Viene rinforzata la parte centrale dell'elevatore
con del compensato marino da 0,4 mm. |
Elevatore e direzionale vengono incollati in modo perpendicolare e
momentaneamente messi da parte. |
Si smussano ulteriormente i margini interni delle semiali |
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Si richiude la semi ala mettendovi sopra un peso e vista la tarda ora
si va a dormire :-) |
Il giorno seguente metteremo del nastro adesivo sulla parte traforata
della semi ala. |
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Togliamo le parti in eccesso di nastro
adesivo e ripetiamo le operazioni fatte sulla semi ala a partire dalla
creazione di un solco con la biro e l'abrasione dei margini con la carta
abrasiva. Incolleremo questo piano inclinato solo alla fine della lavorazione
della semi ala. |
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Si procede al posizionamento
dei longheroni e del compensato a V che darà la corretta inclinazione
del diedro alare. Le immagini a seguire si commentano da se. |
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Si rastremano i bordi di uscita e ponendovi
sopra un peso come visto in precedenza e si incollano i soli bordi più
esterni ed il longherone, risparmiando il bordo di uscita posto verso
il centro. |
E' giunto il momento di incollare il piano di
coda ed il direzionale, controllando che le porzioni più esterne
siano alla stessa distanza dal piano su cui giace la fusoliera. |
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-un piccolo rinforzo è utile sia per stabilizzare
il piano di coda sia per colmare eventuali discrepanze. |
Viene praticato idoneo foro per l'alloggio del
servocomando che piloterà tramite un asta di rimando l'elevatore.
Viene incollata la leva in compensato da 1 mm dell'elevatore. |
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Fatti passare i cavi del servocomando
lo si collega alla ricevente, che si alimenta, e si stabilisce l'esatta
posizione ove incollare il servocomando in modo che l'elevatore abbia angolo
uguale a zero rispetto al piano di coda. Si fisserà quindi il servocomando
al depron tramite i listelli con vite che si vedono nella foto centrale
in basso a destra. |
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Con un tondino di acciaio da 0,8 oppure
da 1 mm si creano i rimandi per gli alettoni che si imperneano su delle
cerniere ottenute da piccole cerniere per appendere i quadri. |
Si incolla la parte della semi ala che ospiterà
le cerniere per il rimando degli alettoni interponendovi i listelli di
depron che si formano fra un longherone e l'altro durante le fasi di taglio.
Mettervi sopra un peso e lasciare indurire bene la colla. |
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Prepariamo quindi gli alettoni rastremandoli ed
interponendo i medesimi listelli di depron appena utilizzati |
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Accostiamo le semi ali e creiamo una incisione che ospiterà
la parte del rimando degli alettoni che si innesta sui rimandi del servocomando
(foto a seguire) |
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Pazientemente inseriamo le cerniere e le solidarizziamo
centrandone i fori con la punta di stuzzicadenti che diverrà passante. |
Una goccia di colla e si tagliano le eccedenze |
Una ulteriore cerniera vien emessa al di fuori del meccanismo
di rimando per gli alettoni.. |
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L'operazione di inserimento degli stuzzicadenti
può essere facilitata ricercando prima la collimazione con il foro
della cerniera, eseguendo dei sondaggi con uno spillo. |
Siamo giunti alla fine, le due semi ali incollate fra loro, alloggiato
il servocomando con i medesimi criteri utilizzati per il servo dell'elevatore. |
Sulla fusoliera, al di sotto delle ali, esistono dei fori nei quali
passeremo un tondino di legno (quello che si usa per gli spiedini) che
sporgerà da entrambi i lati tanto quanto necessario a fissare gli
elastici. |
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Due rinforzi in compensato da 1 mm
proteggeranno il bordo di uscita dagli elastici. |
Le ultime operazioni sono destinate al vano
batteria sul cui fondo viene messo del nastro adesivo eguale a quello messo
sul piano di coda, tagliandone gli eccessi. Sopra questo un velcro adesivo
che avrà come controparte quello posto sulla batteria. La copertura
del vano batteria viene anteriormente fissata con nastro adesivo che ne
permetta il movimento a cerniera. |
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Con una batteria lipo
da 2s 300 mah pesa circa 110 gr. |
A vuoto pesa 95 gr |
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Due parole sul motore: Il modello bianco,
un prototipo, era spinto dal motore 1306 peso 11 gr di ottime prestazioni
, ben rispondente al regolatore di tensione e decisamente potente (fin
troppo per questo modello) nonché meccanicamente ben fatto ed affidabile. |
Il motore qui utilizzato, che avevo a
casa, non compratelo, costa più dell'altro ed è una
grandissima schifezza perché male risponde al regolatore di tensione,
bisogna incollarlo al suo basamento perché la brugola che lo tiene
si allenta e lo distruggete, ha una potenza ridicola, le eliche indicate
non vanno bene. Per poterlo utilizzare bisogna mettere un'elica più
piccola, i migliori risultati li ho ottenuti con una 50x30 e la batteria
deve essere a 3s contrariamente a quanto indicato. Con una 2 s da 7,4 volts
il primo motore va benissimo, questo fa pena. Nota: purtroppo ne ho altri
tre di questi motori e vanno tutti male. Questo modello è talmente
leggero e filante che tollera perfino un motore simile. |
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Si pone un rinforzo con compensato
da 0,5 mm nei punti del bordo di entrata in cui fa forza l'elastico che
blocca l'ala. |
La necessità di alimentare il motore
a 3s (11,1 V) comporta un maggior peso che sosta in baricentro rendendo
"picchiato" il modello, si controbilancia arretrando la ricevente. |
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Non essendo riuscito a reperire in commercio una batteria di idonea
misura e voltaggio ho unito con biadesivo una batteria da una cella a quella
a due celle. |
Ho realizzato un connettore che mette in serie
le due batterie ottenendosi 11,1 V in uscita. La batteria ad una cella
è stata ottenuta da una a due celle identica a quella mostrata in
foto. |